nuova-sabatini.jpg

Avviso – Riapertura sportello Nuova Sabatini

  • Marta Bernardi

Con decreto del 28 Gennaio 2019 il MISE dispone, a partire dal 7 febbraio 2019, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento di nuove risorse finanziarie pari a 480 milioni di euro.

A fronte del nuovo stanziamento di risorse finanziarie è disposto, altresì, l’accoglimento delle prenotazioni pervenute nel mese di dicembre 2018 e non soddisfatte per insufficienza delle risorse disponibili.

L’accoglimento di dette prenotazioni non richiede un ulteriore invio da parte delle banche. Inoltre, le domande inviate dalle imprese alle banche/intermediari finanziari entro il 4 dicembre 2018 possono essere oggetto di prenotazione da parte dei medesimi istituti a partire dal 1° febbraio 2019.

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), per effetto delle disposizioni contenute nel disegno di legge di Bilancio 2019, dovrebbe prorogare il bonus per l’acquisto di beni strumentali previsto dalla Nuova Sabatini per le imprese, al fine di aumentare la loro competitività nella produzione italiana e facilitare così l’accesso al credito per le PMI, piccole e medie imprese.

Il ddl e la Nuova Sabatini

Il ddl di Bilancio per il 2019 rifinanzia la Nuova Sabatini con 396 milioni di euro: 48 milioni di euro per l’anno 2019, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 e 48 milioni per l’anno 2023 (dati e informazioni che andranno aggiornati e rivisti in sede di approvazione tramite iter parlamentare).

Ricordiamo che la Nuova Sabatini ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese. Sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

Le agevolazioni

Le agevolazioni previste nella Nuova Sabatini consistono in un finanziamento agevolato e in un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico (pari agli interessi calcolati sul piano di ammortamento a rate semestrali al tasso di 2,75% annuo per 5 anni.).

Il contributo è maggiorato del 30% per i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti “Industria 4.0”. Le PMI inoltre, che fanno domanda e rientrano nel contributo, possono richiedere che il finanziamento sia coperto dalla garanzia dello Stato, attraverso il Fondo di garanzia PMI fino all’80% del finanziamento totale.

Si ricorda infine che i beni dovranno, per rientrare nel beneficio, essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Sono quindi escluse le voci “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”.

per informazioni:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.